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Statale 36, la spaventosa sequenza degli incidenti VIDEO

di FIlippo Limoncelli |3 Maggio 2017 8:55

Statale 36, la spaventosa sequenza degli incidenti

Statale 36, la spaventosa sequenza degli incidenti

LECCO – Sulla statale SS36 Valassina, che collega Cinisello Balsamo, nell’immediato hinterland milanese, al confine svizzero al passo dello Spluga (141 km), si contano 21 morti e oltre 2000 feriti in più di 2500 incidenti registrati dal 2012. Impressionanti le riprese delle telecamere di sorveglianza.

“Tanti utenti sottovalutano la pericolosità di alcuni tratti – conferma il comandante della Polstrada di Lecco Mauro Livolsi al Corriere.it – ma le nostre telecamere raccontano anche di automobilisti che ad un certo punto, inspiegabilmente, da soli perdono il controllo dei veicoli e si schiantano, mettendo spesso a rischio anche le vite altrui”.

Per mandare in tilt la superstrada a volte basta un cantiere o un tamponamento. In molti tratti, dalle porte di Lecco a Nord, in entrambe le carreggiate, mancano le corsie di emergenza. “E anche un semplice soccorso – evidenzia Livolsi – diventa un’attività rischiosa sia per gli utenti che per gli operatori”.

Che cosa si sta facendo intanto per rendere più sicura la Superstrada? “Grazie al supporto di Anas abbiamo decine di telecamere posizionate in tutte le gallerie e che registrano tutto, anche se non sono in grado di rilevare le velocità. Sono utilissime per ricostruire le dinamiche degli incidenti. Oltre alla nostra pattuglia operativa sulle 24 ore sul tratto provinciale di competenza – spiega ancora il dirigente della Polstrada lecchese – ci sono i controlli periodici su strada con le nostre postazioni, dai quali purtroppo non torniamo mai a mani vuote. Tanti non rispettano i limiti e questo rappresenta sempre un elemento di pericolo. Serve però uno scatto sulla cultura della prevenzione da parte degli automobilisti”.

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