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di Lorenzo Briotti |6 Ottobre 2015 18:18

Rigore sbagliato per fair play

BAKU (AZERBAIJAN) – Il fair play, nel calcio non è affatto morto. Lo dimostra quanto accaduto in Azerbaijan  durante la partita tra l’Inter Baku e Qarabag valida per il campionato, che si è giocata lo scorso fine settimana.

Il Qarabag ha vinto la partita per 2-0 ma la vittoria sarebbe potuta essere più schiacciante.  Nel corso del secondo tempo, l’arbitro ha infatti assegnato un calcio di rigore al Qarabag dopo l’ingresso del portiere avversario su uno dei suoi giocatori. Dal momento che non c’era stato nessun contatto tra i calciatori Elvin Mammadov del Qarabag ha sbagliato apposta il rigore nel nome appunto del fair play. Quale giocatore si sarebbe preso questa responsabilità in Europa? Ciò non toglie però che esiste ancora qualcuno che, pur giocando in un campionato minore, è capace di fare questo tipo di gesti.

Lo scorso agosto a Doncaster in Gran Bretagna, al 90esimo minuto era accaduta una cosa del genere. Il Doncaster e il Bury, erano ferme sullo 0-0. Un calciatore del Doncaster si era appena fatto male e i giocatori del Bury hanno deciso di mettere la palla in fallo laterale. Nella restituzione del pallone, il centrocampista del Doncaster, Harry Foster, ha calciato verso la porta avversaria sbagliando: il tiro era teso e il portiere era fuori dai pali. Il pallone si era insaccato in rete scatenando momento di stupore in campo e scuse da una parte all’altra. Poi la soluzione: i giocatori del Doncaster hanno restituito il gol, lasciando segnare l’attaccante avversario senza contrastarlo.

Nel corso del secondo tempo, l’arbitro ha infatti assegnato un calcio di rigore al Qarabag dopo l’ingresso del portiere avversario su uno dei suoi giocatori. Dal momento che non c’era stato nessun contatto tra i calciatori Elvin Mammadov del Qarabag ha sbagliato apposta il rigore nel nome appunto del fair play.

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