Ama Roma: uno su tre (1988 dipendenti) inidoneo alla fatica. Ma per 260 pronta la ramazza soft

Ama Roma: uno su tre (1988 dipendenti) inidoneo alla fatica. Ma per 260 pronta la ramazza soft
Dipendente di Ama Roma al lavoro (Ansa)

ROMA – Anche il nuovo ad di Ama Roma, la società del Comune che gestisce la raccolta dei rifiuti e la pulizia delle strade, dopo i proclami (“Roma dovrebbe essere pulita come Disneyworld “) deve arrendersi all’evidenza. E cioè che, al netto dei noti problemi strutturali, un dipendente su tre è inabile al lavoro per il quale percepisce uno stipendio. 

Spiega l’ad Stefano Zaghis (in carica da ottobre) in Commissione Ambiente che “sul totale di 6.128 dipendenti al 31 dicembre del 2019 in Ama ci sono 4.235 idonei alle mansioni” gli altri 1.888 sono, a diverso grado, inidonei. “Abbiamo il 32% dei nostri lavoratori con svariate inidoneità, doppio rispetto ad un’azienda come Amsa (Milano, ndr.) che ha il 16% e il dato nazionale dice 17%. Non si può lavorare in queste condizioni”. 

Si sapeva. Come dimostra la replica piccata dei sindacati che denunciano la solita manfrina per cui al dunque la colpa viene scaricata sempre sui lavoratori. “Ci siamo abituati a questo scaricabarile”, aggiungono. Confermando che la questione resti ancora in piedi a dispetto dei tanti avvicendamenti nella gestione di Ama. Forse però qualcosa si muove. Ai primi 260 del totale dei netturbini inidonei ai carichi pesanti, Ama fornirà scopettone leggero e paletta per pulire le strade. Entro massimo dieci giorni saranno riciclati in spazzini di quartiere. Nove le aree sensibili, riferisce Il Messaggero.

“I dipendenti « inabili», armati di ramazza soft, si occuperanno della pulizia dei dintorni del Colosseo e di tutto il parco archeologico. Lavoreranno anche a piazza Testaccio e alla Fontana delle Brocche. A piazza Indipendenza vicino al capolinea degli autobus, in via dei Giardinetti al Casilino, in viale Giulio Agricola accanto alla stazione del metrò. E ancora: sulla Laurentina, nei pressi della fermata della linea B, in via del Trullo nei paraggi del mercato, in piazza Biondo Flavio e nella vicina stazione di Trastevere, sulla Circonvallazione Cornelia, nei pressi del capolinea della metro A (che però, al momento, è chiuso per lavori sulle scale mobili). (fonti Il Tempo, Il Messaggero)

 

 

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