ROMA ā Eā stato mandato per ripianare il debito, al posto dei tagli chiede oltre 2 milioni di euro per āconsulenze esterneā. Succede a Roma e il protagonista di questa storia, che assomiglia tanto alla favola della volpe a guardia del pollaio, ĆØ Massimo Varazzani, commissario mandato dal governo per far rientrare il debito della Capitale, un buco da 12 miliardi.
Debito significa che ci sono troppe spese e poche entrate, che il Comune ĆØ in affanno. Ripianarlo significa necessariamente tagli. E tagli pensanti. Questo il compito che ĆØ stato dato a Varazzani. E lui che fa? Racconta āIl Corriere della Seraā, che, proprio come farebbe la volpe che viene messa a guardia del pollaio (ovvero delle sue prede predilette) Varazzani, a pochi mesi dalla nomina. il suo operato chiedendo altri soldi. Non al comune di Roma, evidente, visto che non ne ha. Ma al Tesoro, e quindi sempre di soldi pubblici si tratta. Per lāesattezza di 2 milioni 194mila 200 euro in due anni per āconsulenze esterneā finalizzate a un supporto ātecnico-contabileā.
Il tutto, ovviamente, ha scatenato polemiche allāinterno del Comune. Seguite a quelle che giĆ si erano scatenate a marzo quando si scoprƬ lāentitĆ del suo onorario (400mila euro lāanno) e a quelle sulle varie, forse troppe cariche, che il supercommissario ha: ĆØ da poco diventato vicepresidente Enav e consigliere della Sogei, oltre ad essere amministratore delegato di Fintecna.