Processo Scazzi, l’accusa: “Sarah doveva essere squagliata, sciolta nell’acido”

TARANTO – “Sarah Scazzi non è stata solo massacrata, doveva essere squagliata, sciolta nell’acido, doveva sparire. Non è stata solo uccisa, non doveva esistere, doveva diventare uno di quei volti che fanno parte dell’esercito degli scomparsi”. Lo ha detto l’avv. Nicodemo Gentile, uno dei difensori della famiglia di Sarah Scazzi, nella sua arringa davanti alla Corte d’Assise di Taranto.

Secondo il difensore di parte civile ”questa è anche la storia di un omicidio domestico. Sarah è stata dipinta come la terza figlia dei Misseri e la seconda sorella di Sabrina, ma non è vero. Sarah è stata massacrata in casa, nel posto dove si sentiva più sicura, dove Concetta la mandava perchè si fidava”.

Gentile non ha risparmiato critiche nei confronti di Michele Misseri, definito ”il becchino di Avetrana che ha abbandonato Sarah come un qualsiasi rifiuto” e ha detto ancora che questo è ”il processo dell’umiliazione gratuita. Concetta è stata umiliata quando addirittura si voleva additare al suo comportamento la causa della morte di Sarah perchè la faceva uscire troppo e la mandava a casa della zia. Concetta non ha avuto la possibilità di dare nemmeno l’ultimo bacio alla figlia”.

La difesa di Michele Misseri. ”Michele Misseri è un grosso personaggio della storia giudiziaria. Ha lavorato in Germania, ha guadagnato il pane per la sua famiglia, è un uomo buono che ha sempre vissuto a contatto con la natura”. Lo ha detto l’avv. Pasquale Corleto, patrono di parte civile che rappresenta il comune di Avetrana. ”Michele – ha aggiunto – si è trovato nel labirinto di Minosse, tra il peso di uno scrupolo enorme e l’amore per la prediletta Sabrina. E’ un uomo che si aggira nel labirinto e non ce la fa più. La verità l’ha detta nell’incidente probatorio. Alla fine ha prevalso lo scrupolo”.

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