Come che sia, una cosa è sicura: Berlusconi santificava le feste. Ruby risulta senza ombra di dubbio a casa sua a San Valentino, il 25 aprile, il primo maggio a Pasqua e Pasquetta. Ad ogni festa del calendario corrisponde una festa ad Arcore. San Valentino viene celebrato con una serata tra giovani. Ruby compresa. Dirà poi il premier: “A me piace frequentare i giovani”.
Il 24, 25 e 26 aprile la Festa della Liberazione coincide con altra cena e festa a casa del premier. Forse una reazione di “relax” dopo la pubblica lite con Fini, quella del “Che fai, mi cacci?”, avvenuta solo due giorni prima, il 22 aprile. E alle celebrazioni privati quella volta c’era anche Putin oltre che Ruby.
E poi la festa dei lavoratori e quella della Resurrezione. Una cosa dunque è sicura: l’abitudine a santificare le feste, religiose e civili, con una festa.