ROMA – “Mi faranno marcire in galera come Yulia Timoshenko (la ex premier ucraina ora in carcere, ndr)”: è un Silvio Berlusconi cupo quello che si presenta al pranzo con gli eurodeputati. “I miei avvocati dicono che il mio futuro è infausto. Mi faranno marcire in galera. E come ci dimostra il caso Timoshenko, dopo molte manifestazioni alla fine anche la ribellione contro queste vicende si placa”.
Ma gli attacchi sono partiti anche per i colleghi di partito. Prima ha chiesto a tutti di “abbassare le armi e tornare al partito. Farò tutto quello che posso per riunire”, ha detto. Poi la stoccata ai ministri e ad Angelino Alfano: “I ministri non li ho scelti io, io ho scelto solo Alfano”. Berlusconi non ha risparmiato accuse nemmeno verso i lealisti che chiedono il congresso.
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