ROMA – Un “compromesso importante” è possibile, purché Mario Monti faccia “autocritica”. Nichi Vendola apre timidamente a Monti e lo fa, curiosamente, il giorno successivo all’incontro tra i due per l’emergenza Ilva. Apertura sui generis, in verità visto che il leader di Sel chiede a Monti di non essere Monti e di fare ammenda per le sue “controriforme”.
Apertura parziale ma bastano le prime critiche e subito il leader di Sel rincula e precisa: “Parlavo solo di riforme”. Insomma Vendola chiede a Monti di smantellare in cambio di nulla quanto Monti ha costruito da presidente del Consiglio.
”Se Monti fa autocritica – dice Vendola a Sky – e corregge alcune delle sue controriforme è un fatto positivo. Con Monti si può costruire un compromesso importante”.
”Noi non siamo di fronte – ha aggiunto Vendola – a giuramenti davanti a Dio e dobbiamo dare delle risposte in un momento drammatico. A fronte di un’Italia che non solo paga il prezzo dell’ubriacatura berlusconiana ma anche dei provvedimenti del governo Monti”.
Appena arrivano le prime reazioni Vendola precisa: ”Invito tutti a vedere il video con l’intervista a Sky. Dico: alleanza con il centro è fantascienza. Con Monti possibile compromesso e legislatura costituente su riforme Stato”.
Il più critico a reagire a Vendola era stato il leader della Lega Nord e candidato governatore in Lombardia Roberto Maroni: “‘Vendola piega la testa all’inciucio con Monti. Grande ammucchiata, no grazie. Motivo in più per vincere in Lombardia”.