Carlo e Gerry Adams, storica stretta di mano tra il principe e il leader nordirlandese

Carlo e Gerry Adams, storica stretta di mano tra il principe e il leader nordirlandese
La stretta di mano tra il principe Carlo e Gerry Adams

BELFAST – Storica stretta di mano tra il principe Carlo d’Inghilterra e Gerry Adams, leader degli indipendentisti nordirlandesi del Sinn Fein e capo politico dell‘Ira, l’organizzazione paramilitare che nel 1979 uccise Lord Louis Mountbatten, padre putativo di Carlo.

Quella stretta di mano quasi informale, il principe Carlo con una tazza di tè in mano, il rumore di sottofondo delle danze irlandesi e il vociare della folla, è non solo un passo storico importante nella riconciliazione tra Belfast e Londra, ma anche un grande sforzo emotivo per l’erede al trono d’Inghilterra.

Alle spalle di questa stretta di mano ci sono anni di morti e sangue, proteste e repressioni. E attentati. Come quello, appunto, del 27 agosto del 1979. Lord Louis Montbatten, cugino della regina Elisabetta ultimo viceré dell’India, stava andando a veleggiare, come era solito fare d’estate, con la sua Shadow V, ormeggiata nel piccolo porto di Mullaghmore, in Irlanda del Nord. Solo che quel giorno l’Ira aveva piazzato sulla barca una bomba radio-controllata da venti chili. La barca venne fatta saltare in aria in mare. Nell’esplosione morirono Lord Mountbatten, che per Carlo era stato un padre più che uno zio, suo nipote di 14 anni e, e un mozzo di 15 anni.

Quel giorno Carlo perse un mentore di vita. Ai funerali fece un commosso elogio funebre. Ieri, 19 maggio, con una stretta di mano un po’ impacciata ma affabile, ha superato decenni di gelo. Storico ed emotivo.

 

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