Il braccialetto d’oro del Faraone trafugato dal Museo e fuso, 4 balordi arrestati al Cairo

Prima l’affronto, la profanazione, il furto del braccialetto d’oro di valore inestimabile, trafugato dal laboratorio di restauro del Museo del Cairo di piazza Tahrir, da anni al centro di un faticoso trasferimento di reperti al Nuovo museo egizio di Giza.

Poi la notizia che il braccialetto d’oro, che risale a circa 3.000 anni fa, un semplice cerchio ornato da una perla di lapislazzuli, è stato fuso. Una banda di 4 ha messo su il colpo, sono stati tutti arrestati.

Apparteneva al re Amenemope

Il monile apparteneva al re Amenemope del Terzo Periodo Intermedio (circa 1076-723 a.C.). Secondo il sito web del museo, Amenemope era “un sovrano poco noto ma storicamente interessante della XXI dinastia egizia”.

Il braccialetto d’oro del Faraone trafugato dal Museo e fuso, 4 balordi arrestati al Cairo (frame youtube)

“Originariamente sepolto in una modesta tomba a camera singola all’interno della necropoli reale di Tanis, nel delta orientale del Nilo”, fu spostato diversi anni dopo accanto a Psusennes I, uno dei re più potenti del periodo. La sua tomba fu riscoperta nel 1940.

Tutti gli altri reperti nel laboratorio di restauro saranno ora inventariati e analizzati da una commissione specializzata, ha affermato il Ministero.
Il commercio illegale di reperti dell’antico Egitto è da tempo una preoccupazione per il paese nordafricano.

L’anno scorso, le autorità egiziane hanno arrestato due uomini per aver tentato di rubare centinaia di reperti antichi dal fondo del mare nella baia di Abu Qir, vicino ad Alessandria, ha dichiarato all’epoca il ministero. Quando sono stati interrogati dalle autorità, gli uomini hanno ammesso che avevano già organizzato la vendita degli oggetti.

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Amedeo Vinciguerra