Il film, ambientato nella Svezia dei primi anni Ottanta, narra la storia di Oskar, un ragazzino di 12 anni maltrattato e picchiato dai compagni di scuola, che conosce Eli, una strana ragazzina dai lineamenti gitani, che si è trasferita da poco nel suo quartiere.
A Blackeberg, quartiere dove abitano, iniziano a verificarsi efferati e misteriosi omicidi, che gettano nel terrore l’intera comunità. Oskar rimane affascinato dagli omicidi, manifestando pensieri funesti sperando che l’autore o gli autori possano punire i bulli che gli rendono la vita da sempre impossibile.
Nel frattempo l’amicizia tra Eli e Oskar si fa sempre più profonda, nonostante la ragazzina manifesti un lato inquietante, che la porta alla fine a svelare la propria natura di vampira: senza temere il freddo, esce solo di notte e assale la gente per procurarsi il sangue.
Il film, uscito in Italia lo scorso gennaio, dopo essere stato premiato al Tribeca Film Festival, è approdato negli States, dove alcuni critici lo hanno definito uno dei miglior film sui vampiri. Poco importa se estremamente violento e sanguinario, siamo di fronte ad una generazione di giovani, e non solo, affascinati da storie cruente con personaggi brutali e cattivi.