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Adam Mada Kabobo, confermata condanna a 20 anni. Uccise 3 persone a picconate

di Emiliano Condò |20 Gennaio 2015 19:29

Adam Mada Kabobo, confermata condanna a 20 anni. Uccise 3 persone a picconate

MILANO – Niente perizia psichiatrica e condanna identica a quella del primo grado di giudizio: 20 anni. La Corte d’Assise d’Appello di Milano ha confermato la condanna per Adam Mada Kabobo con il riconoscimento del vizio parziale di mente e la misura di sicurezza a 3 anni a pena espiata.

Il ghanese uccise tre passanti a colpi di piccone a Milano, nel maggio del 2013. Kabobo, 33 anni, era stato condannato in primo grado lo scorso 15 aprile con rito abbreviato. Oggi  20 gennaio i giudici d’appello (presidente Anna Conforti, a latere Fabio Tucci) hanno nei numeri confermato la condanna.  In realtà i giudici sono partiti, rispetto al primo grado, da un differente calcolo delle pene per i reati contestati (32 anni in totale invece di 35), ma con lo sconto del rito abbreviato e con il fatto che la pena base non poteva superare i 30 anni, il verdetto definitivo è stato di 20 anni di reclusione. Pena comunque ritenuta “scandalosamente modesta” da una delle vittime.

La difesa di Kabobo, che era presente in aula, aveva chiesto come in primo grado l’assoluzione per incapacità totale di intendere e di volere.   I giudici hanno inoltre riconosciuto i risarcimenti e le provvisionali concesse in primo grado alle parti civili, ossia ai familiari di Ermanno Masini, Daniele Carella e Alessandro Carolè, le tre vittime.

Per Kabobo, il prossimo 10 febbraio riprenderà l’udienza preliminare con l’accusa di duplice tentato omicidio in relazione ad altre due aggressioni avvenute sempre quella mattina dell’11 maggio 2013.

La difesa: “Valuteremo se ricorrere in Cassazione”. ‘Leggeremo le motivazioni della sentenza e vedremo se ci sono gli spazi per il ricorso in Cassazione”. Così gli avvocati Benedetto Ciccarone e Francesca Colasuonno, legali di Adam Kabobo, hanno commentato la sentenza di appello che ha confermato i 20 di carcere per il ghanese accusato di triplice omicidio a colpi di piccone.

La difesa ha chiarito che, in ogni caso, i giudici hanno accolto uno dei motivi del loro ricorso, perché hanno rideterminato la pena complessiva che era di 35 anni in primo grado portandola a 32 anni. Con l’effetto del rito abbreviato, la pena finale comunque è stata di 20 anni. I difensori inoltre hanno voluto spiegare che quando in aula hanno fatto un paragone tra l’azione di Kabobo di prendere i cellulari alle vittime e i gesti di vittoria dei pellerossa ”non abbiamo voluto mancare di rispetto, era soltanto un esempio per illustrare le nostre tesi”.

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