“Amanda crocifissa? Che coraggio… Lei e Sollecito potrebbero scappare”

Pubblicato il 30 Settembre 2011 - 11:22 OLTRE 6 MESI FA

PERUGIA – Rudy Guede non è l’unico assassino di Amanda Knox, Meredith Kercher non è certo stata “crocifissa dai media” e dobbiamo stare attenti perché sia lei che Raffaele Sollecito potrebbero scappare da un momento all’altro. Questa la posizione dell’accusa espressa in aula a Perugia dal procuratore generale Giuliano Mignini nella sua replica  nel processo d’appello a Raffaele Sollecito e ad Amanda Knox per l’omicidio di Meredith Kercher.

”Quando ho sentito nei tg la frase ‘crocifissa dai media’ ho pensato alla Stefanoni…”, ha detto Mignini replicando alla definizione utilizzata dai difensori di Amanda Knox per la giovane americana. Il riferimento e’ stato alla biologa della polizia scientifica Patrizia Stefanoni il cui operato nell’inchiesta sull’omicidio di Meredith Kercher e’ stato al centro di intense polemiche.

”Per Amanda e’ stato in parte cosi’ – ha detto ancora Miginin – ma dopo la sentenza di primo grado a oggi ci vuole un coraggio da leone per sostenerlo. E’ lei che ha a disposizione una struttura pubblicitaria costata un milione di dollari. Una cosa mai vista. Si e’ parlato di processo amandocentrico ma sono stati loro (i due imputati – ndr) a stringere un patto d’acciaio per buttarla tutta contro il nero”. Mignini ha parlato di un terzetto formato ”da due ragazzi di buona famiglia, con le spalle coperte, e da Guede, il ragazzo che deve pagare per tutti”.

”Rudy Guede unico colpevole? – ha detto Mignini – Alle favole non ci crediamo e non ci dovete credere nemmeno voi. Mignini ha infine parlato di un ”rischio di fuga all’estero al quale non sara’ possibile rimediare piu”’ in caso di assoluzione. ”A voi l’onere – ha concluso Mignini – di difendere lo Stato sovrano”.