Le forze dell’ordine e della dda hanno fermato l’attività di spaccio e Angela ha perso la possibilità di muoversi liberamente perché i “ragazzi” dello spaccio non ci sono più e deve contare solo sulle braccia di sua madre. E così qualche giorno fa il fisico di sua madre Antonietta non ha retto il peso di Angela e della carrozzina e la ragazza è precipitata dalle scale rompendosi tre denti e spaccandosi le labbra. Le è anche andata bene: avrebbe potuto rompersi le ossa o battere la testa.
Amalia De Simone per il Corriere della Sera racconta:
Da quel giorno Angela non vuole più sentir parlare della sua carrozzina con la conseguenza che ormai non esce più e non va a fare le terapie. La depressione si è fatta avanti e la ragazza, ridotta così in seguito ad una gestosi e una emorragia celebrale mentre dava alla luce suo figlio, passa ore ed ore davanti alla tv o al computer. «Non so come fare – si dispera sua madre che vive per lei – Siamo prigioniere, ostaggi… eppure basterebbe che mettessero in funzione l’ascensore. Sono 24 anni che siamo qui e non è mai stato fatto il collaudo, perché all’epoca tutti noi occupammo queste case popolari anche se poi sono ormai più di quindici anni che pago affitto e utenze normalmente. L’Asl dice che non può mettere il montascale né altri dispositivi perché c’è l’ascensore… anche se non funziona».
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