L’indagine ha coinvolto 3500 bambini e ragazzi fino a 17 anni di età. Ordinaria amministrazione in tutte le famiglie con più figli, i bisticci tra fratelli (litigi per un gioco conteso, violenza, angherie verbali, ruberie e danni a oggetti del fratello o sorella) non sono mai stati affrontati come una condizione domestica di bullismo. Eppure secondo i dati analizzati dalla Tucker la sofferenza emotiva dovuta a atti di bullismo perpetrati da un fratello è simile e equiparabile a quella del bullismo classico a scuola o al parco giochi.
Per di più, sottolinea la Tucker, se il bullo è in casa può essere ancora peggio che a scuola, non solo perchè ci si deve magari condividere la cameretta e trascorrere tante ore insieme ma perchè fratelli e sorelle sono legati anche da affetto e quindi le dinamiche si fanno più complesse.