TORINO, 24 OTT – La condanna a 20 anni di reclusione e' stata chiesta oggi dal pm Fabio Scevola nel processo, in Corte d'assise, a Torino, contro Antonio Catelli, 62 anni, all'epoca dei fatti guardia giurata e autista del senatore Sergio Pininfarina, accusato di avere ucciso, il 6 dicembre 2008 nel capoluogo piemontese, Luca Ragusa, 39 anni, e di avere ferito una seconda persona durante una lite scoppiata a causa di un cane.
I reati contestati a Catelli sono omicidio volontario, tentativo di omicidio, porto abusivo di arma clandestina e di proiettili illeciti, ricettazione e calunnia.
Lo stesso pm, inoltre, ha chiesto la condanna a quattro anni di reclusione per Mario Catelli, figlio di Antonio (per calunnia, porto abusivo di arma clandestina e ricettazione) e a due anni ciascuno per i fratelli Carlo e Antonino La Tona (lesioni aggravate e porto abusivo di armi e oggetti atti a offendere).
Il delitto – secondo la ricostruzione dell'accusa – avvenne durante una zuffa fra Catelli, da una parte, i La Tona e Ragusa, dall'altra, in un giardino di borgata Santa Rita. A farla scoppiare era stato un cane (un dogo argentino di proprieta' di Carlo La Tona) che aveva spaventato la nipotina di Catelli.
Secondo il pm, Antonio Catelli scese in strada e sparo' tre colpi con la sua pistola d'ordinanza: il primo, mortale, raggiunse Ragusa; il secondo feri' Carlo La Tona e il terzo perforo' il giubbotto di Antonino La Tona, senza ferirlo.
Sempre secondo l'accusa, successivamente Antonio e Mario Catelli tornarono sul luogo del delitto lasciando una pistola Tanfoglio non registrata allo scopo di simulare un'aggressione armata da parte di Ragusa, tentando cosi' di far passare la tesi della legittima difesa, che e' stata invece esclusa dal pm.