
Il piccolo Karim con il casco (Foto Ansa)

CESENA – Per lui un anno fa era stata lanciata una raccolta fondi che gli ha permesso di comprare un casco speciale grazie al quale può uscire di casa. E per lui la scuola elementare di Gambettola (Cesena) ha oscurato le finestre: così Karim, un bimbo di sei anni di origine marocchina, può condurre una vita quasi normale. Il piccolo è infatti affetto da xeroderma pigmentoso, una sorta di allergia al sole: una malattia rara che rende la pelle sensibile ai raggi del sole, e che per diverso tempo lo ha costretto a rimanere a casa lontano dalla luce.
Lo scorso anno, in occasione del Natale, era stata lanciata una raccolta fondi che aveva permesso di acquistare un casco speciale per farlo uscire di casa. E adesso il piccolo Karim può anche permettersi di togliersi quel casco, in aula, visto che la scuola ha fatto schermare le finestre, oltre a quelle del bagno e delle zone comuni con una pellicola che protegge dai raggi Uv.
A far scattare la solidarietà era stata l’associazione Gambettola Eventi, con la raccolta fondi. Poi si è mossa la scuola e ora il piccolo può frequentare le lezioni e vivere la quotidianità dei suoi compagni dopo che, per tutelarlo, i genitori lo hanno tenuto sempre in casa, lontano dalla luce del sole.
“Tenere un bimbo tutto il tempo chiuso in casa – ha spiegato la mamma del piccolo al Resto del Carlino – fa piangere il cuore. Molti a Gambettola si sono interessati e hanno cercato di aiutarci, raccogliendo fondi per acquistargli un casco speciale e poi per permettergli di andare a scuola, come tutti gli altri bambini. Dopo anni, è la prima volta che mi sento serena , perché so che il mio Karim è in ottime mani”.
Qui, racconta al quotidiano bolgonese la dirigente Francesca Angelini “siamo la scuola dell’inclusione, un valore sul quale insistiamo da anni e che stiamo trasmettendo ai bimbi. Con ottimi risultati. Uno spirito tutt’altro che scontato, soprattutto di questi tempi”.
I compagni di classe, aggiunge Paola Franchini, una delle maestre di Karim, “hanno subito sviluppato un forte senso di empatia. Hanno una dolcezza che fa commuovere e che lui ricambia con tutto se stesso”. (Fonte: Il Resto del Carlino)