ROMA – “Il vuoto che ho provato e che provo ancora. Il dolore, lo smarrimento, la paura, l’incredulità, il ‘non è possibile’, e poi ancora il dolore. Ecco quello che ho sentito e visto negli occhi e nel cuore della mia famiglia”.
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Lo ha scritto in un messaggio su Facebook Francesca Verri, figlia di Valerio, il volontario che l’8 aprile di un anno fa fu ucciso nel Mezzano, provincia di Ferrara, da Norbert Feher, alias Igor il Russo, il serbo catturato in Spagna a metà dicembre.
“Non è cambiato niente, non potrà mai cambiare niente. Oggi come un anno fa. Ti Amo Papà”, aggiunge Francesca.