Di vero c’è solo la dichiarazione spontanea di Sollecito che a gran voce chiede “Ridatemi la vita”. Il presunto colpevole, per cui il pm ha chiesto l’ergastolo, sostiene di non aver ucciso Meredith perché “non ero in quella casa” e poi aggiunge: “Ogni giorno che passa spero che il vero colpevole confessi”. Sollecito ritorna poi sulla sua presunta dipendenza da Amanda: “Ero molto affezionato a lei, ma si trattava di un legame tutto da verificare. Non esiste alcuna dipendenza e se Amanda mi avesse chiesto qualcosa che non condividevo avrei detto no come mi era già successo con altri miei amici. Figuriamoci – conclude – se mi avesse chiesto qualcosa di terribile come uccidere una ragazza».
La Corte sta per riunirsi in camera di consiglio. Il pm risponde ai legali di Amanda Knox e Raffaele Sollecito mostrando come sia stato tagliato il reggiseno di Meredith (almeno secondo la ricostruzione accusatoria). In questo modo il pubblico ministero vuole contestare l’affermazione dei legali di Sollecito, i quali avevano chiesto come mai il Dna del giovane fosse stato trovato solo sul gancetto. Il pm colloca il reggiseno sullo stelo del microfono davanti a sé. Poi lo tira mettendo un dito sul gancetto. ‘È questa la manovra fatta da Sollecito quando il reggiseno è stato tagliato’