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Milano Marittima, lassativo nell’acqua dello chef, Vissani: “Cucine d’inferno, tanta rivalità”

di Gianluca Pace |20 Agosto 2017 10:39

Milano Marittima, lassativo nell'acqua dello chef, Vissani: "Cucine d'inferno, tanta rivalità"

Milano Marittima, lassativo nell’acqua dello chef, Vissani: “Cucine d’inferno, tanta rivalità”

CERVIA – Versa lassativo nell’acqua dello chef di un blasonato hotel di Milano Marittima. Denunciato un aiuto cuoco. Un’azione che è avvenuta per diversi giorni. Così, lo chef è stato colpito da continui episodi d dissenteria, talmente forti da non consentirgli di portare avanti i suoi compiti in cucina. . Al seguito di mirate indagine, con tanto di immagini delle telecamere di videosorveglianza, i carabinieri della Stazione di Milano Marittima hanno accertato la colpevolezza dell’aiuto cuoco. 

Intervistato da Quotidiano.net, Gianfraco Vissani dice la sua sull’episodio: “Troppe ore di lavoro, troppo sfruttamento. Sono pochissimi quelli che accettano un posto dopo aver chiesto quanto si guadagna esattamente. Si buttano e poi vedono. Così finiscono in balìa di chef mercenari, più o meno celebri, che impongono il loro modo arrogante di lavorare e di comandare. Lo impongono anche ai proprietari, che devono far tornare i conti e pagano gli ultimi arrivati solo quando capita. Guardano Masterchef, pensano chissà che cosa, mettono il naso in una cucina e solo lì si rendono conto. Sa quanti sono quelli che dopo un giorno non si fanno più vedere? Tanti. Perché non reggono a quell’inferno”.

E ancora: “Certi comportamenti non sono sempre imprevedibili. Un cuoco dovrebbe cogliere i segnali di tensione o di conflitto. Avevo un collaboratore che piantava grane e non faceva mai quel che gli chiedevo. L’ho messo alla porta”.

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