Il minore, dopo avere appreso dell’inizio dei lavori, si era presentato per chiedere un “regalo per i carcerati”: la cifra era stata quantificata al 3% della commessa. Il pagamento del “pizzo”, che avrebbe consentito la prosecuzione delle attività, è stato chiesto facendo il nome di un esponente di spicco della locale criminalità organizzata.
Il 16enne è stato bloccato dai carabinieri all’interno del cantiere al momento del pagamento e dopo l’arresto è stato accompagnato nel centro di prima accoglienza dei Colli Aminei di Napoli.