ROMA – Mascherine all’ingresso della struttura e distanza minima di un metro. Da lunedì 25 marzo riaprono palestre e piscine in tutta Italia tranne la Lombardia.
Dopo mesi chiusi in casa sarà possibile tornare ad allenarsi in palestra, nella sala pesi e anche in piscina. Chiaramente ci saranno regole ben precise da seguire.
Le principali regole prevedono infatti un no all’assembramento dei clienti all’ingresso delle strutture e installazione di dispenser con gel igienizzanti per la pulizia delle mani.
E le mascherine?
C’è l’obbligo di mascherine per clienti e personale nelle palestre, ma solo per l’accesso nella struttura e non durante lo svolgimento dell’attività sportiva-motoria.
Oltre al distanziamento di almeno un metro c’è anche il divieto di armadietti comuni. Al loro posto ci saranno a disposizione dei sacchetti per riporre gli effetti personali.
Sarà poi ovviamente necessario garantire un’aerazione adeguata dei locali, naturale e con impianti di ventilazione.
Anche nelle piscine è obbligatorio l’uso delle mascherine negli ambienti chiusi (reception, spogliatoi). In vasca niente mascherina ma anche niente assembramenti.
Le attrezzature come ad esempi lettini, sedie a sdraio e ombrelloni vanno disinfettati ad ogni cambio di persona o nucleo famigliare.
Lombardia esclusa dalle riaperture di palestre e piscine.
I lombardi dovranno attendere ancora per tornare in palestra o in piscina. La data prevista è il 31 maggio, anche se nell’ordinanza firmata dal presidente Fontana si legge che per la riapertura “si ritiene opportuno attendere i successivi monitoraggi sulla diffusione del contagio”.
Questo perché al momento a Milano registra una risalita con l’indice Rt, il parametro di rischio, passato da 0,60 a 0,86. (Fonte Il Corriere della Sera).