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“Idea folle”. Polverini, Alemanno e Zingaretti uniti contro i “videopedaggi” sul Gra di Roma

di admin |12 Settembre 2010 19:58

Il Gra di Roma non si tocca, non sarà mai a pagamento. L’Anas annuncia il bando di gara per l’installazione dei “videopedaggi“, che interesseranno anche il Grande raccordo anulare della Capitale. Ed ecco che partono proteste e si fanno sentire i dissidenti. Primo fra tutti il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, che ribadisce la sua contrarietà, pur premettendo che “si tratta di pedaggi che non valgono per gli spostamenti all’interno della città”.

Secondo il primo cittadino è il Governo che deve intervenire modificando il progetto. Una questione di costi, sottolinea Alemanno, con tutte le spese che bisogna affrontare,  150 milioni per il sistema dei pedaggi  “è una grossa spesa che si dovrà ammortizzare. Quindi noi crediamo – ha proseguito – che sia molto più utile rinegoziare il contratto di servizio con la società Autostrade, che non andare a gravare sui pendolari”.

Della stessa idea il presidente della Regione Lazio, Polverini, che assicura l’unione con sindaco e presidente della Provincia, Zingaretti, “per evitare che accada”. “Ribadiamo la contrarietà al fatto che i cittadini di Roma e della regione debbano essere penalizzati per lavorare e studiare da nuovi pedaggi”.

Zingaretti rincara la dose definendo “folle” l’idea di Anas e accusando Berlusconi e Tremonti che “con il pedaggio vogliono aumentare le tasse alle persone normali senza dare nulla in cambio”. La Provincia di Roma è sul piede di guerra e “si opporrà a questo balzello in ogni modo, così come ci siamo già opposti – ricorda il presidente della Provincia – ricorrendo con successo sia al Tar che al Consiglio di Stato all’aumento delle tariffe per i Raccordi autostradali imposti con un blitz dal Governo a luglio”.

E daranno battaglia anche le associazioni dei Consumatori. “Se sbagliare è umano perseverare è diabolico” affermano Adusbef e Federconsumatori in una nota in cui sottolineano come ”noi ci siamo opposti e ci opporremo ancora affinché questi nuovi balzelli non vengano imposti, poiché oltre che illegittimi, provocano aumenti per costi diretti e costi indiretti maggiori spese per le famiglie di 60 euro annui e nel caso dei pendolari un ricarico mensile di circa 60 euro”. Non solo, i presidenti delle due associazioni, Rosario Trefiletti e Elio Lannutti, denunceranno “anche alla Corte dei Conti le spese che Anas produrrà per questa gara inutile e dannosa”.

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