
20091101 - ROMA - CRO : CARCERI: SUICIDIO BLEFARI, IMPICCATA IERI SERA CON LENZUOLA. Un interno del carcere di Rebibbia, a Roma, in un'immagine d'archivio. La neo brigatista Diana Blefari Melazzi, condannata all'ergastolo per l'omicidio del giuslavorista Marco Biagi, si e' impiccata ieri sera, attorno alle 22:30, utilizzando lenzuola tagliate e annodate. La donna - secondo quanto si e' appreso - era in cella da sola, detenuta nel reparto isolamento del carcere Rebibbia femminile. Ad accorgersi quasi subito dell'accaduto sono stati gli agenti di polizia penitenziaria che - si e' inoltre appreso - avrebbero sciolto con difficolta' i nodi delle lenzuola con cui la neo brigatista si e' impiccata in cella e avrebbero provato a rianimarla senza pero' riuscirvi. ANSA / ALESSANDRO DI MEO / ARCHIVIO / PAL

VOLTERRA (PISA) – Ismail Kammoun, tunisino di 55 anni, detenuto per omicidio con una condanna definitiva nel carcere di Volterra (Pisa) è evaso da giorni e ora è ricercato in tutta Italia. Lo straniero ha approfittato di un permesso premio di dieci giorni scattato martedì per far perdere le proprie tracce. Permesso che poi è diventato il suo perfetto piano di fuga.
Era considerato un detenuto-modello e secondo gli inquirenti che gli danno la caccia “non risulta essere un musulmano radicalizzato” e quindi ha potuto usufruire del permesso che era suddiviso in due parti: due giorni da trascorrere a Volterra e altri 8 sulla costa livornese, da raggiungere con i mezzi pubblici, come scritto su alcuni quotidiani che hanno pubblicato la notizia.
Tuttavia la questura di Livorno, che aveva il compito di monitorare la sua presenza sul territorio, non lo ha mai visto e subito dopo il soggiorno volterrano Kammoun è sparito nel nulla.
Kammoun era stato condannato nel 2002 per aver assassinato insieme ad altre due persone l’ex poliziotto e poi venditore di macchine a Palermo Serafino Ogliastro. Si trattò di un delitto di mafia. Negli ultimi cinque anni l’uomo si era costruito l’immagine di detenuto modello, partecipando ai vari progetti di recupero organizzati dal carcere di Volterra. Mentre era in prigione aveva preso il diploma di geometra e cominciato a lavorare nella sartoria.