VITERBO – Entro la fine dell’anno l’amministrazione viterbese dovrebbe trovare 5 milioni di euro per evitare il collasso. A darne notizia è il Fatto Quotidiano che scrive di “problemi finanziari legati, soprattutto, alle società municipalizzate, prima fra tutte quella che si occupa di rifiuti”.
Secondo il giornale di Antonio Padellaro, molto preoccupato è anche il sindaco-deputato Giulio Marini (Pdl), che nei suoi andirivieni tra municipio e parlamento, ha detto: “A causa dei tagli contenuti nella manovra di agosto, che ci ha drasticamente ridotto le entrate la situazione comincia a essere davvero molto delicata”. La governatrice del Lazio Renata Polverini si è detta disposta a soccorrere la città dei papi con una somma di tre milioni di euro, ancora insufficienti a impedire lo sforamento del patto di stabilità.
I problemi sembrerebbero essere legati ad una cattiva gestione delle municipalizzate. Specie dopo i 34 rinvii a giudizio dello scorso 24 ottobre, quando la Procura di Viterbo ha smascherato il malaffare che si nascondeva dietro alla Cev, la ditta municipale che si occupa di rifiuti, illuminazione pubblica e servizi cimiteriali. “Associazione per delinquere finalizzata all’abuso in atti d’ufficio, concussione corruzione e turbativa d’asta, emissione e annotazione di fatture per operazioni inesistenti” sono i capi d’accusa riportati dal Fatto Quotidiano. Tra gli imputati anche l’allora sindaco Giancarlo Gabbianelli e tre assessori, riconfermati in giunta dall’attuale primo cittadino.
Interrogato dal Fatto, Marini ha detto : “Se mi dimettessi da deputato non si risolverebbero i problemi di natura economica di Viterbo, non è il mio stipendio da parlamentare a pesare sulle casse comunali”.