Secondo l’atto d’accusa riportato dal quotidiano, il giovane agganciava le sue vittime con la scusa di accompagnarle a scuola. A incastrarlo è stata la testimonianza di uno scolaro di sette anni, sfuggito per poco al sequestro e alla violenza. Non è invece riuscito a scappare un bimbo di tre anni, ritrovato cadavere nel deserto di Hael, nel sudovest del paese, dove il giovane l’aveva abbandonato dopo averne abusato.
In Arabia Saudita quest’anno sono già 56 le persone giustiziate. La pena capitale in Arabia Saudita è prevista per chi viene ritenuto colpevole di abusi sessuali, omicidio, apostasia, rapina a mano armata e traffico di droga. I condannati a morte talvolta dopo essere stati decapitati vengono crocifissi.