Si tratta di un proto-centro urbano, che iniziò a essere popolato intorno al 1.000 d.C., per poi svuotarsi gradatamente verso il 1.350 e definitivamente nel 1.500. Case, piccoli templi, piazze e persino una piramide testimoniano questa civiltà che controllava buona parte del Messico occidentale e che fu individuata dagli europei solo quando ne era già iniziato il declino.
Il ritrovamento di questo insediamento, abitato al tempo da circa 40 mila persone, è importante anche dal punto di vista antropologico, in quanto rappresenta una finestra sorprendente su una tipica società in via di sviluppo e testimonia il modo in cui veniva affrontata inizialmente la complessità sociale. Non esistevano animali domestici e i resti degli edifici rivelano una comunità raccolta, che costituì un vero e proprio esempio di solidarietà e divisione del lavoro. Inoltre il piccolo centro urbano rappresenta uno dei primi esempi di intervento dell’uomo sull’ambiente, ai fini di migliorare le proprie condizioni di vita. I Purepecha ebbero un ruolo determinante nel tramonto definitivo dell’impero azteco (che viveva ai suoi confini). L’esercito di questi ultimi venne infatti sterminato da un’imponente offensiva della civiltà insediata sulle rive del lago Patzcuaro.