La Bp รจ pronta alle trivellazioni in Alaska, proprio mentre la marea nera inquina i mari del sud. Le nuove trivelle dovrebbero essere installate non piuโ in profonditaโ in mezzo al mare, ma cosiโ vicino alle coste e cosiโ in superficie da essere considerate โon shoreโ, trivellazioni sulla terraferma.
Eโ questo il progetto, denominato Liberty, al quale il gruppo petrolifero britannico sta lavorando. Dovrebbe diventare operativo nel prossimo autunno e il gruppo ha giaโ ottenuto tutti i permessi necessari. A rivelarlo eโ stato oggi il New York Times, che ha offerto nel dettaglio il quadro del progetto. Liberty prevede trivellazioni ad appena 5 km dalle coste dellโAlaska, nel mare di Beaufort.
Collocata su unโisola artificiale realizzata dalla stessa Bp, una trivella dovrebbe โperforareโ il fondo del mare in verticale per circa 3 km, quindi proseguire orizzontalmente per una decina di chilometri fino a raggiungere un pozzo, chiamato appunto โLibertyโ. E proprio per il tipo particolare di trivellazione, tecnicamente tanto difficile quanto possibile, il pozzo eโ stato classificato โon shoreโ, sulla terraferma. Una terraferma che peroโ non esisteva in natura. Lโha realizzata la stessa Bp in acque non piuโ profonde di una decina di metri. Un getto di ghiaia che eโ stato trasformato in unโisola di oltre 12 ettari, in acque non piuโ alte di 7 metri. Questo ha consentito alle autoritaโ dellโAlaska di considerare โon shoreโ il pozzo, e come tale non soggetto alle regole delle trivellazioni โoff shoreโ, per le quali la Casa Bianca ha chiesto una moratoria.
I tecnici della Bp hanno assicurato che non esistono rischi, ma scienziati ed esperti esprimono piuโ di una perplessitaโ. Interpellati dal Nyt, ricercatori legati a gruppi ambientalisti sottolineano che perforare โin orizzontaleโ rappresenta un rischio enorme, e non eโ affatto giusto che quel pozzo sia stato classificato โon shoreโ. Si profila dunque unโaltra battaglia legale, come quella che, sullโemergenza marea nera, la Casa Bianca sta combattendo con il giudice federale Martin Feldman, del distretto di New Orleans.