Papa Benedetto XVI, durante la messa celebrata nella parrocchia di Santa Croce a Nicosia, ha esortato le minoranze cristiane e, soprattutto, i religiosi, a non cedere alla tentazione di emigrare dal Medio Oriente. La loro presenza, ha sottolineato, è un segno di “speranza” per la regione.
Il pontefice ha incontrato, sulla linea verde che divide Nicosia e l’isola di Cipro, un anziano leader musulmano del nord, si è intrattenuto per alcuni minuti con lui e, alla fine , lo ha abbracciato. Lo ha riferito il portavoce vaticano, padre Federico Lombardi.
“Nei miei pensieri e nelle mie preghiere mi ricordo in modo speciale – ha confessato il papa – dei molti sacerdoti e religiosi del Medio Oriente che stanno sperimentando in questi momenti una particolare chiamata a conformare le proprie vite al mistero della croce del Signore”.
“Dove i cristiani sono in minoranza, dove soffrono privazioni a causa delle tensioni etniche e religiose, molte famiglie prendono la decisione di andare via, e anche i pastori sono tentati di fare lo stesso. In situazioni come queste, tuttavia, un sacerdote, una comunità religiosa, una parrocchia che rimane salda e continua a dar testimonianza a Cristo, è un segno straordinario – ha aggiunto – di speranza non solo per i cristiani, ma anche per quanti vivono nella regione”.
“La loro sola presenza – ha concluso – è un’espressione eloquente del Vangelo della pace” e “dell’incrollabile impegno della Chiesa al dialogo”.