
DALLAS – Mark Oberholtzer, idraulico texano, si è accorto che il suo pick-up, quello con impressa sullo sportello la decalcomania della sua attività, con tanto di numero di telefono personale, è finito nelle mani dell’Isis. Da quel giorno, quando il fuoristrada dal quale oggi i miliziani sparano missili è apparso in un video dello Stato Islamico, per lui è iniziato un vero e proprio incubo.
Mark aveva dato la sua jeep a una concessionaria di Houston in cambio di un furgone nuovo. Era il 2013. Due anni dopo quella jeep è finita ad Aleppo, in Siria. Da allora il suo cellulare ha squillato oltre mille volte: dall’altra parte del telefono, una serie di insulti e minacce.
Mark allora ha deciso di portare in tribunale il concessionario che gli aveva impedito di cancellare quelle scritte dal furgone, “per non rovinare la vernice, perché ci avrebbero pensato loro”. La richiesta danni è di un milione di dollari.