Lo studio, basato sui dati del censimento, mostra che il 58% degli illegali sono messicani (per un totale di 6,5 milioni di persone) mentre il 23% (per un totale di 2,6 milioni di persone) provengono da altri Paesi dell’America Latina.
Si tratta di un calo rispetto al 2007 quando era stata raggiunta la quota di 12 milioni di persone. L’inversione di tendenza è collegata alla crisi economica che ha colpito gli Stati Uniti. Gli stati americani col numero più alto di illegali sono la California (2,5 milioni), il Texas (1,6 milioni) e la Florida (825 mila).