Cronaca

A Terlizzi don Stragafede lascia deserta la culla del Bambinello. “Il mondo dichiara guerra alla vita”

“Potrà mai nascere il Principe della Pace se abbiamo dichiarato guerra alla vita?”. È una domanda retorica quella di don Michele Stragapede, parroco della chiesa dedicata a San Gioacchino a Terlizzi (Bari).

Nella chiesa di San Gioacchino a Terlizzi

E la sua risposta è a tal punto negativa e zeppa di maiuscole da non aver paura di indire addirittura uno Sciopero del Bambinello Gesù. Una serrata del presepe custode della Natività. Una culla deserta per lo scandalo di un mondo che i bambini li uccide.

A Terlizzi don Stragafede lascia deserta la culla del Bambinello. “Il mondo dichiara guerra alla vita” (foto Ansa-Blitzquotidiano)

È quanto si propone appunto don Stragapede – un nome che è tutto un programma almeno quanto lo sono idee e intenzioni e c’è ben poco da sogghignare- don Stragapede che ha, con un artista locale, deciso di lasciare vuota la mangiatoia del presepe.

Di seguito il programma di azione politica sotto il mantello della religione offesa che muove la protesta del parroco di Terlizzi (o, se vogliamo, al contrario, il dramma della vera fede oltraggiata dalla politica mondana).

“La nostra parrocchia si trova in pieno centro, nel cuore della movida, e in questi giorni c’è, come dicono i più giovani, il delirio – spiega all’ANSA don Michele -. Allora abbiamo pensato con chi fa parte della nostra comunità, che facciamo? Facciamo finta che tutto vada bene? Che non ci sono stati bambini uccisi a Gaza, in Israele, in Sudan?”, prosegue il parroco.

Che sui social ha spiegato l’iniziativa realizzata con l’artista locale Paolo De Santoli. È stato lui a realizzare una culla con un lenzuolo bianco circondata da balle di fieno.

“Il mondo va sempre più in frantumi, si sfrattano popoli, si fabbricano armi, si militarizza la nostra cultura, la nostra terra, si condannano popoli alla fame e allo sterminio”, si legge sui social.

A Gaza, in Ucraina, nel Sudan

“Nella Striscia di Gaza e in Israele sono stati ammazzati o lasciati morire oltre 16 mila bambini sotto i 12 anni: una vera strage degli Innocenti ad opera di Erode”, prosegue il post evidenziando che “a quasi 4 anni dall’invasione dell’Ucraina, la vita di 2,4 milioni di bambini è sempre più a rischio, intrappolati o sfollati nel paese. Si stima che siano 20mila i minori ucraini deportati in Russia”.

“In Sudan i combattimenti hanno causato una delle peggiori crisi umanitarie a memoria d’uomo – continua -. Più di 60.000 vittime e 11 milioni di persone costrette a lasciare le proprie case”.

“Il Bambinello nascerà se noi, come diceva Madre Teresa di Calcutta, lo mettiamo nella storia garantendogli pane e dignità – sottolinea don Michele – altrimenti il Natale resta un rito vuoto, solo un modo per incrementare lo scambio di auguri su WhatsApp senza alcun significato”.

Published by
Amedeo Vinciguerra