"Affittasi ampia stanza" ma non a omosessuali donne e cani, l'annuncio multifobico di un proprietario a Roma (foto Ansa-Blitzquotidiano)
Posto che la proprieta privata è un diritto inalienabile e uno ne dispone a suo piacimento, fa sorridere con raccapriccio constatare nel 2025 il numero di idiosincrasie fobiche e intolleranze nei confronti del genere umano coltivate da un proprietario di casa di Talenti, oltre Monte Sacro, a nordest di Roma.
Ne ha fatto le spese un giovane aspirante affittuario, riferisce l’edizione romana de Il Messaggero. Cercava una stanza, quando ha visto il prezzo di 500 euro al mese ha subito preso i contatti trascurando tuttavia di leggere per bene il cartello con l’inserzione.
“Affitasi ampia stanza a uso singolo solo referenziati, solo uomini, non omosessuali, non stranieri, non cani (sì gatti)”, avrebbe letto. Quindi uomini sì donne no, omosessuali e stranieri giammai, gatti sì cani nisba.
Ignaro del complicato accumulo di paranoie, l’aspirante affittuario si è trasferito, lasciando il vecchio domicilio. Tutto fatto? Quasi – ha raccontato a Giustitalia -, perché, al momento decisivo della firma del contratto, non era stato ancora sotttoposto all’interrogatorio del padrone di casa.
E quindi, senza tanti giri di parole: “Di quale orientamento sessuale è lei?”. Omosessuale, è stata la risposta, evidentemente sbagliata a quell’indirizzo. Conclusione immediata: via, prenda baracca e burattini e sloggi, non lo ha letto il cartello?
Conseguenze: sono state fatte due richieste, una per la rimozione dell’annuncio discriminatorio, l’altra per danno pre-contrattuale.