Cronaca

Capra muore per i fuochi d’artificio, lo sfogo dell’allevatore: “Idioti, non sapete stare al mondo”

Un episodio drammatico ha scosso Ziano di Fiemme, piccolo comune della provincia autonoma di Trento. Durante i festeggiamenti di domenica 31 agosto, i fuochi d’artificio esplosi nel cuore della notte hanno causato la morte di una capra appartenente a Pierangelo Giacomuzzi, allevatore e boscaiolo della zona. Spaventati dal rumore improvviso, alcuni capi del suo gregge si sarebbero dati alla fuga. Una di loro, nel tentativo di scappare, è rimasta incastrata nelle reti di recinzione, finendo soffocata.

L’episodio ha suscitato sdegno non solo tra gli allevatori, ma anche nella comunità locale, dove l’uso frequente dei fuochi pirotecnici è da tempo oggetto di discussione. Per Giacomuzzi, la morte dell’animale rappresenta una perdita affettiva ed economica, aggravata dal senso di ingiustizia per un evento che poteva essere evitato con maggiore attenzione e rispetto per chi vive e lavora in montagna.

Lo sfogo dell’allevatore

L’allevatore ha denunciato l’accaduto attraverso un post su Facebook, in cui ha espresso tutta la sua rabbia. “Agli idioti che ieri sera festeggiavano con i fuochi… grazie per la capra morta soffocata nelle reti”, ha scritto con amarezza. Poi ha aggiunto parole ancora più dure: “Drogatevi, bevete, ma non rompete le balle agli altri. Se non sapete vivere in montagna, compratevi una casa nel deserto e sfogatevi lì con i fuochi”.

Le sue frasi, cariche di frustrazione, riflettono un malessere diffuso tra chi vive in aree rurali e montane, spesso costretto a fare i conti con le conseguenze dei festeggiamenti altrui. L’appello di Giacomuzzi è chiaro: che non si ripetano più episodi simili, nel rispetto degli animali, delle persone e della vita quotidiana di chi abita in questi territori.

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Francesca Ripoli