Come è morta Leila Yuki Khelil? L'avvocata americana studiava a Roma: i lividi, la tachipirina sul comodino (foto Ansa-Blitzquotidiano)
Come è morta, e perché, Leila Yuki Khelil? 39 anni, cittadinanza americana, avvocato, il suo corpo è stato trovato senza vita il 15 luglio scorso (ma la notizia è stata diffusa solo il 3 settembre) in un appartamento romano dalle parti di Villa Torlonia, sulla via Nomentana.
Un appartamento per studenti, al momento del decesso fuori per il week-end: una coinquilina ha scoperto il cadavere rincasando la sera. Leila doveva esser morta da almeno un paio di giorni. In mano agli inquirenti ci sono pochi indizi: un flacone aperto di tachipirina sul comodino e dei lividi sospetti.
La donna partecipava a un master post laurea. Il medico legale non esclude la morte per cause naturali ma, appunto, quei lividi inducono a guardare più in là.
I genitori, la madre è di origine giapponese il padre tunisina, aspettano con ansia notizie dalla California dove vivono. Sono di fede shintoista, l’ultimo desiderio è quello di poterla seppellire secondo i rituali della loro religione.