Cronaca

“Fai la fine di Saman…”, ragazza di 18 anni costretta a lasciare la scuola per sposare un cugino in Pakistan: condannato il padre

“Se non ti sposi fai la fine di Saman Abbas”. Con queste parole un uomo pakistano di 54 anni ha minacciato la figlia ventenne, richiamando l’omicidio della connazionale Saman Abbas, uccisa per essersi opposta a un matrimonio combinato. La vicenda si è svolta a Novellara, lo stesso paese dove Saman era stata uccisa. Il 28 luglio 2025 la Procura di Reggio Emilia ha condannato l’uomo a due anni e quattro mesi per maltrattamenti in famiglia e induzione al matrimonio. La Cassazione ha respinto il ricorso della difesa, rendendo la pena definitiva. I carabinieri lo hanno portato in carcere, dove dovrà scontare una pena residua di un anno e 11 mesi.

Una giovane privata di libertà

I fatti contestati riguardano un periodo tra il 2008 e il 2023. La ragazza non poteva uscire di casa, lavorare né avere contatti con l’esterno. Era stata costretta a interrompere gli studi dopo la terza media perché il padre voleva farla rientrare in Pakistan per sposare un cugino. La giovane aveva perso la madre naturale e raccontava di episodi violenti avvenuti in famiglia. Senza il sostegno della matrigna e dei fratellastri, ha deciso di denunciare la situazione alla scuola, che ha allertato i servizi sociali e le forze dell’ordine.

Protezione e misure cautelari

Le indagini hanno portato al collocamento della giovane in una comunità protetta. Al padre e alla matrigna, 37enne residente a Novellara, è stato imposto il braccialetto elettronico, il divieto di avvicinamento e di comunicazione con la vittima. La donna è stata condannata a due anni per maltrattamenti, con pena sospesa subordinata alla partecipazione a un corso antiviolenza.

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Francesca Ripoli