I geni del giorno, i due uomini che hanno provato a scambiarsi l'identità per falsificare il test di paternità - Blitz Quotidiano
Due uomini del Michigan, negli Stati Uniti, hanno avuto la brillante idea di “giocare” con la propria identità, scambiandosela come carte da gioco al solo scopo di ingannare un test di paternità basato sul Dna. Lo scorso giovedì 18 dicembre, il procuratore della contea di Macomb ha formalizzato le accuse nei confronti dei due uomini, Mark McCracken e Derek Harrison, arrestati entrambi per aver tentato di manipolare a loro piacimento il test, molto probabilmente per permettere a McCracken di evitare ogni tipo di collegamento con il figlio che avrebbe dovuto mantenere economicamente.
Harrison avrebbe dovuto impersonare l’amico McCracken, aiutandolo così a sottrarsi formalmente alle proprie responsabilità di padre. Dopo essersi presentato al Macomb County Administration Building, Harrison ha firmato all’entrata come Mark McCracken, il nome dell’amico che ha utilizzato anche per la consegna di un campione del suo Dna. Il loro piano, però, non è andato a buon fine e all’inizio di questo mese entrambi sono stati citati in giudizio.
Comparsi davanti al magistrato presso il tribunale distrettuale di Clinton Township, Harrison e McCracken sono stati accusati di manomissione delle prove, un reato punito piuttosto severamente nello Stato del Michigan, dove si rischia anche una pena di quattro anni. “Come molti sanno, qui prendiamo molto seriamente le questioni relative al mantenimento dei figli e questo caso riceverà tutta l’attenzione che merita”, ha dichiarato Peter J. Lucido, procuratore della contea di Macomb. Intanto, mentre Harrison e McCracken si trovano sotto custodia in prigione in attesa della prossima udienza, gli investigatori stanno indagando sulle ragioni che hanno spinto i due ad avventurarsi nei pericoli di questa truffa.