Cronaca

Lascia il lavoro per accudire la moglie malata ma non riesce a pagare l’affitto, sfrattato prima di Natale

Una storia di fragilità economica e solitudine sociale emerge da Palermo, dove Massimo Corrado Dell’Oglio, 66 anni, è stato sfrattato insieme al figlio di 29 anni dall’abitazione di via Ferdinando di Giorgi. La famiglia viveva in quella casa da circa vent’anni, ma le difficoltà economiche, aggravate dalla perdita del lavoro e dal mancato pagamento dell’affitto, hanno portato allo sgombero eseguito nella giornata di giovedì 18 dicembre. Il tutto è avvenuto a pochi giorni dal Natale, nonostante una lettera inviata dal Sunia alle istituzioni locali e regionali per chiedere un intervento urgente e scongiurare l’esecuzione dello sfratto. L’appello, però, non ha prodotto alcun risultato concreto.

Una situazione di estrema vulnerabilità

Dell’Oglio aveva perso il lavoro per assistere la moglie, di 55 anni, malata di tumore e deceduta nel settembre 2024. Rimasto senza reddito fisso e con un sussidio di 490 euro mensili, non è più riuscito a sostenere le spese dell’affitto. Una condizione definita “complessa e delicata” dal Sunia, come spiegano il segretario Zaher Darwish e l’avvocato Pietro Brancato: “Considerata l’estrema vulnerabilità del nucleo familiare, l’assenza di soluzioni abitative alternative e la documentata condizione di indigenza, avevamo chiesto un urgente intervento delle istituzioni per valutare il differimento dell’esecuzione di sfratto e l’attivazione delle misure di assistenza e la sistemazione in un alloggio. Abbiamo scritto al prefetto, al sindaco, al presidente della Regione, chiedendo di non buttare la famiglia in mezzo alla strada proprio adesso”.

L’accusa di indifferenza istituzionale

I rappresentanti del sindacato sottolineano che Dell’Oglio aveva chiesto soltanto un breve rinvio: “Dell’Oglio stesso – hanno aggiunto Darwish e Brancato – aveva chiesto almeno altri 10 giorni di tempo per non essere sfrattati proprio a Natale. Avevamo rivolto l’appello anche all’assessore all’Emergenza abitativa. Ma non è stata trovata nessuna soluzione e infatti stamattina le forze dell’ordine hanno eseguito lo sgombero. La soluzione che è stata prospettata per le prossime notti è di rivolgersi a un dormitorio: ma non è una soluzione praticabile, per un uomo che non ha più un centesimo in tasca, dimostra mancanza di visione e di programma. Dell’Oglio aveva chiesto aiuto al Comune già nel mese di luglio, segnalando la sua difficile situazione. E questa è la risposta che ha ricevuto”.

La conclusione del Sunia è dura: “La situazione del signor Dell’Oglio rappresenta un caso emblematico di come l’indifferenza istituzionale possa trasformare una difficoltà economica in una tragedia umana e sociale – ha concluso il Sunia – Il nucleo familiare, già provato dalla perdita della moglie e madre, si trova ora di fronte alla prospettiva di rimanere senza tetto in pieno inverno, senza alcuna colpa se non quella di essere caduto in una condizione di povertà, che le istituzioni non sono riuscite ad affrontare con gli strumenti disponibili”.

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Filippo Limoncelli