Cronaca

LE NOTIZIE DAL MONDO, dalla stretta sui nomi troppo “brillanti” in Giappone alla labirintite del presidente brasiliano

Tra le notizie che arrivano dal mondo oggi si va dal Sud America al Medio Oriente. Come ogni giorno, vediamo gli aggiornamenti nel dettaglio.

Partiamo dal Giappone, dove i genitori non avranno più carta bianca sui nomi da dare ai propri figli, a seguito dell’introduzione questa settimana di nuove regole sulla pronuncia dei caratteri kanji. La novità è stata introdotta per porre fine all’uso dei nomi ‘kirakira’ (brillanti o scintillanti), creando grattacapi amministrativi alle autorità locali e, in alcuni casi, suscitando lo scherno dei compagni di classe dei bambini a cui vengono dati.

Spostiamoci in Brasile, per la notizia che al presidente brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva, 79 anni, è stata diagnosticata una labirintite,  dopo aver avvertito un malessere nelle scorse ore: è quanto emerge dal referto medico dell’Ospedale Sirio-Libanese di Brasilia, dove era stato ricoverato. “Il presidente Luiz Inácio Lula da Silva ha presentato un caso di vertigine con diagnosi di labirintite”, si legge nel referto.

Ancora notizie non positive in Europa per il mercato delle macchine Tesla. In aprile le immatricolazioni sono 5.475, a fronte delle 11.540 di un anno fa, in calo del 52,6%, con la quota di mercato che passa dall’1,3% allo 0,6%. Da inizio anno l’azienda guidata da Elon Musk ha venduto 41.677 auto, il 46,1% in meno dello stesso periodo del 2024.

Passando al Regno Unito, gli investigatori dell’antiterrorismo stanno indagando dopo che un’auto ha investito diverse persone a Liverpool. L’indagine, in questa fase, è condotta dalla polizia del Merseyside, che copre la zona della città inglese e viene supportata dall’unità antiterrorismo del Nord Ovest, mentre si cerca di stabilire perché l’auto ha investito i pedoni tra la folla che festeggiava la vittoria del Liverpool in Premier League.

Un aggiornamento dal fronte russo-ucraino. “Il processo di pace in Ucraina è complesso e, naturalmente, c’è bisogno di tempo”, ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. “E’ chiaro – ha affermato Peskov, citato dall’agenzia Ria Novosti – che non tutto è semplice.E’ chiaro che vorremmo che tutto avvenisse più presto, ma la materia relativa alla soluzione delle cause di fondo del conflitto ucraino è così complessa che c’è bisogno di tempo. Il lavoro procede”.

Concludiamo con un altro aggiornamento dal Medio Oriente. L’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa) ha reso noto su X che “a causa del conflitto in corso e dei continui bombardamenti”, solo sei dei suoi 22 centri sanitari a Gaza sono ancora operativi, “supportati da 37 punti medici situati sia all’interno che all’esterno dei rifugi”. “Le forniture mediche essenziali sono estremamente scarse. È urgentemente necessario un accesso senza restrizioni per fornire aiuti salvavita, inclusi medicinali e forniture mediche di base”, prosegue l’agenzia.

 

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Silvia Di Pasquale