Non gli rinnovano l'affitto, si fa esplodere dentro casa: prima l'sms alla proprietaria, poi il gesto mortale (foto ANSA) - Blitz quotidiano
Avrebbe dovuto lasciare la sua abitazione nel giro di due giorni, ma la notte tra domenica e lunedì in via Garibaldi 8, a Barberino di Mugello, è accaduto l’imprevedibile. Pierantonio Cianti, camionista in pensione di 71 anni e padre di due gemelli, è morto a causa di una violenta esplosione seguita da un incendio nella sua casa al primo piano di una palazzina. L’allarme è scattato intorno alle 3.45, quando le prime chiamate sono arrivate al 112 Nue. L’intervento dei vigili del fuoco ha evitato una tragedia più vasta: sette abitazioni confinanti sono state dichiarate inagibili e almeno due famiglie hanno dovuto trascorrere la notte altrove. Fortunatamente non risultano feriti.
I carabinieri, coordinati dalla procuratrice Rosa Volpe e dal sostituto Lucia D’Alessandro, stanno compiendo tutte le verifiche necessarie, senza escludere alcuna pista. L’ipotesi più probabile, al momento, è quella di un gesto volontario. Da circa un anno Cianti era stato informato che il contratto di affitto non sarebbe stato rinnovato, circostanza che, secondo conoscenti del luogo, lo avrebbe profondamente turbato.
In paese molti ricordano le sue parole: avrebbe più volte manifestato preoccupazione, talvolta scherzando con frasi come “andrò alla Caritas”, altre volte lasciando intuire la volontà di compiere “qualcosa di forte”. La sera precedente l’esplosione era apparso tranquillo: aveva cenato con amici e, una volta rientrato, avrebbe inviato un messaggio alla proprietaria di casa in cui faceva riferimento a una promessa e a un comportamento preciso. Circa mezz’ora dopo, l’esplosione.
Quando i vigili del fuoco sono entrati nell’appartamento, hanno trovato il corpo dell’uomo vicino all’ingresso, probabilmente spinto dallo scoppio. In salotto erano presenti una bombola di gas e una vecchia stufa elettrica, oggetti che potrebbero aver avuto un ruolo nella deflagrazione. Il ricordo, per molti residenti, è tornato al tragico precedente del 2009, quando un’altra esplosione in via Garibaldi costò la vita a tre persone. “In quel caso però fu un incidente, oggi come minimo il dubbio c’è”, affermano i vicini. L’abitazione è stata posta sotto sequestro e i tecnici del gas stanno eseguendo verifiche aggiuntive.
La salma è stata trasportata a Careggi, in attesa che la magistratura decida sull’autopsia. Nel frattempo, viale della Repubblica è stato chiuso al traffico per i danni riportati. “Per il momento la viabilità è stata interrotta e vediamo se si riuscirà a fare lavori di messa in sicurezza spediti”, ha dichiarato la sindaca Sara Di Maio, esprimendo cordoglio per la tragedia.