Nuovo "Esame di Maturità" (non esame di Stato), come funziona: due scritti, 4 orali (se non fiati ti bocciano) (foto Ansa-Blitzquotidiano)
Arriva il nuovo esame di Maturità, con l’ok definitivo alla Camera, e la prova che conclude il percorso scolastico cambia già dal nome: non si chiamerà più infatti ‘Esame di Stato’ ma appunto tornerà alla denominazione comune di ‘Maturità’.
Le due prove scritte restano confermate, ma il colloquio orale assume un ruolo centrale: sarà strutturato intorno a quattro discipline, individuate da un decreto ministeriale in gennaio, e comprenderà anche l’analisi delle competenze acquisite in educazione civica e nelle esperienze scuola‑lavoro.
Gli studenti dovranno partecipare attivamente: il silenzio deliberato durante l’esame orale – come avvenuto in forma di protesta agli ultimi esami – comporterà la bocciatura.
La valutazione finale terrà conto anche dell’impegno del candidato in attività extrascolastiche particolarmente meritorie. I commissari d’esame – che passano da 7 a 5 – avranno una formazione specifica.
La riforma interviene anche sul voto in condotta: un 5 comporterà la bocciatura automatica, mentre con un 6 lo studente dovrà redigere una ‘prova di cittadinanza attiva’.
All’esame il punteggio massimo sarà riservato a chi avrà conseguito almeno 9 in condotta. Infine la riforma prevede che si venga incontro ai ragazzi che decidono di cambiare indirizzo i primi due anni delle superiori, eliminando la necessità dell’esame integrativo.