Parroco italiano bloccato per 7 ore all'aeroporto di Tel Aviv. Considerato un "pericolo per la sicurezza pubblica" (Foto Ansa) - Blitz Quotidiano
Dopo 7 ore bloccato all’aeroporto israeliano di Tel Aviv, don Ferdinando Capovilla, sacerdote veneziano componente di un gruppo di pellegrini di Pax Christi, è stato rilasciato dalle autorità israeliane. Per lui è scattato un “diniego di ingresso”, motivato da pericoli per “la pubblica sicurezza o in considerazione dell’ordine pubblico”. Il religioso deve comunque lasciare il Paese e per questo sta per imbarcarsi su un volo diretto in Grecia. Lo apprende l’ANSA.
Al sacerdote, da sempre impegnato in iniziative per la pace e che ha anche scritto un libro su Gaza, sono stati riconsegnati valigia e cellulare. Don Capovilla fa anche sapere di stare bene, tramite i suoi compagni di viaggio tra cui il presidente di Pax Christi, mons. Giovanni Ricchiuti, che hanno potuto invece continuare il viaggio verso Gerusalemme per compiere un pellegrinaggio.