Cronaca

Sciopero generale 12 dicembre, dai treni alla sanità. Un altro venerdì nero

La Cgil ha indetto per oggi, venerdì 12 dicembre, uno sciopero generale che coinvolgerà fabbriche, scuole, sanità e trasporti. Il segretario generale, Maurizio Landini, definisce la Manovra “ingiusta” e “balorda”, sostenendo la necessità di cambiarla profondamente.

Alla vigilia della mobilitazione, però, la tensione politica si è riaccesa: dal governo arriva la critica di Matteo Salvini, che ironizza sulla frequenza degli scioperi di venerdì e parla di un atto “irresponsabile” che rischia di “bloccare il Paese” con una “battaglia ideologica sulla pelle dei lavoratori”. Landini ribatte con decisione che la protesta “non è politica” e che la scelta del venerdì serve semplicemente a favorire la partecipazione. Anche il segretario della Filt, Stefano Malorgio, interviene, affermando che i cittadini sperimentano disagi quotidiani e che Salvini dovrebbe concentrarsi sul miglioramento della mobilità.

Mobilitazione nazionale e manifestazioni in tutta Italia

Il sindacato ha previsto cortei in numerose città italiane e Landini guiderà la manifestazione di Firenze. A Roma resterà escluso dal blocco il personale Atac, che ha già scioperato il giorno precedente, mentre nelle altre città l’adesione sarà ampia e differenziata. Il trasporto pubblico locale sarà uno dei settori più colpiti: autobus, tram e metropolitane si fermeranno per 24 ore rispettando le fasce di garanzia.

Gli orari variano da città a città — a Milano lo stop è previsto dalle 8.45 alle 15, a Torino dalle 9 alle 12 e poi dalle 15 a fine servizio, a Genova dalle 9 alle 17.30 e dalle 20.30 a chiusura, e così via lungo tutta la penisola. Ogni realtà avrà una propria modulazione, ma il risultato complessivo sarà un forte rallentamento dei servizi.

Trasporti nazionali, porti, taxi e logistica

Nel settore ferroviario lo sciopero colpirà il personale addetto alla circolazione dei treni dalle 00.01 alle 21 del 12 dicembre, pur garantendo le tratte a lunga percorrenza e i convogli regionali nelle fasce protette 6-9 e 18-21.

Nei porti lo stop durerà per un’intera prestazione lavorativa, salvaguardando solo i servizi minimi indispensabili. Nel trasporto marittimo, i collegamenti con le isole maggiori subiranno ritardi di 24 ore in partenza, mentre quelli con le isole minori si fermeranno per l’intera giornata, eccezioni a parte.

Anche i taxi si fermeranno per 24 ore, con copertura dei servizi minimi. Aderiranno inoltre gli addetti delle autostrade, della logistica, dei trasporti merci e degli appalti ferroviari, inclusi i servizi di pulizia e ristorazione. Per gli scuolabus, verrà garantito solo il servizio di andata, mentre il rientro scolastico sarà oggetto di sciopero.

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Filippo Limoncelli