Cronaca

Sposa l’anziano compagno malato in tarda età. Per i figli di lui si tratta di un matrimonio d’interesse e finiscono a processo

All’età di 76 anni ha sposato l’anziano compagno malato. Un matrimonio celebrato davanti a pochi intimi, che però non è andato giù ai familiari dell’uomo (i figli non sono stati invitati al rito), che hanno portato la donna nelle aule giudiziarie. L’accusa è quella di aver “utilizzato” le nozze per appropriarsi del ricco patrimonio del marito, già gravemente malato prima del fatidico sì nel 2022. La vicenda riguarda una coppia di Giaveno (Torino), iniziata a frequentarsi però già dal 2001.

Le accuse dei figli contro la donna

L’uomo ha sempre avuto un tenore di vita molto alto e sul suo conto corrente sarebbero dovuti essere presenti centinaia di migliaia di euro. “Eppure, a metà del 2022, non aveva più liquidità e abbiamo dovuto imprestargli del denaro”, hanno svelato i familiari nel corso di un’udienza. Secondo i primi accertamenti dell’inchiesta, i soldi mancanti sarebbero nelle tasche dell’attuale moglie dell’uomo, dopo una serie di trasferimenti di denaro (350.000 euro) e la cessione di una casa da 230.000 euro avvenuti prima delle nozze.

La moglie si difende: “Io lo amo”

“Io lo amo tantissimo e i nostri amici dicono che lui mi ama ancora di più”, ha spiegato la donna, che ripudia la ricostruzione dei figli del marito. “Non è vero che mio marito non stesse bene. È sempre stato lucido, anzi: lo è così tanto da farmi paura. È una persona brava e generosa. Io volevo sposarlo da tanti anni, ma per molto tempo mi ha detto di no”. Secondo la donna dietro la denuncia ci sarebbero i risentimenti dei figli di suo marito: “A loro, del papà, è sempre interessato poco. Non gli aveva raccontato del matrimonio perché non sono in confidenza: si vedono di rado e mio marito non è una persona a cui piace raccontare dei propri sentimenti”. Da parte sua il sindaco che ha celebrato le nozze non ricorda anomalie: “Gli anziani si sono scambiati gli anelli senza problemi e anche l’uomo ha pronunciato le frasi di rito regolarmente”.

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Silvia Di Pasquale