Stop alle maschere ipossiche dopo la morte di Bakken, riducono fino a 10 volte l'aria respirata. Su Amazon costano 15 euro (foto ANSA) - Blitz quotidiano
Un messaggio urgente, inviato nella notte del 24 dicembre, ha raggiunto tutti gli atleti norvegesi di interesse nazionale e non solo. A diffonderlo è stato il Centro di Alta Preparazione OlympiaToppen del Comitato olimpico norvegese. Nel testo, firmato dal direttore Tore Øvrebø, oltre agli auguri di Natale, compariva un invito perentorio: sospendere immediatamente l’utilizzo delle maschere ipossiche da allenamento. La comunicazione è arrivata a poche ore dalla morte di Sivert Bakken, uno dei nomi più promettenti del biathlon internazionale, e ha fatto subito pensare a un possibile collegamento tra il decesso e l’uso di questi dispositivi, da anni diffusi anche nello sport di alto livello.
Sivert Bakken, 27 anni, è stato trovato senza vita la mattina del 23 dicembre in una stanza dell’Albergo Dolomiti al Passo di Lavazè, dove si trovava in ritiro con la Nazionale norvegese a circa 1.800 metri di quota. A fare la tragica scoperta è stato un compagno di squadra, insospettito dal silenzio dopo aver bussato inutilmente alla porta la sera precedente. Bocca e naso dell’atleta erano coperti da una maschera Emt, strumento progettato per ridurre drasticamente il flusso d’aria e simulare allenamenti in condizioni di ipossia estrema. Bakken, rientrato alle gare da poco dopo una sospensione per miocardite, aveva competuto solo pochi giorni prima in Francia. L’autopsia, prevista a Trento, dovrà chiarire tempi e cause del decesso.
L’ipossia artificiale è utilizzata nello sport dagli anni Novanta, inizialmente attraverso tende che simulavano l’alta quota per aumentare i globuli rossi. Sebbene non sia considerata doping dalla Wada, la scienza resta cauta. Studi pubblicati su riviste internazionali segnalano benefici limitati sulle prestazioni e possibili effetti collaterali come disorientamento, claustrofobia e sensazione di soffocamento. Le maschere ipossiche, facilmente reperibili online, sono oggi usate anche da amatori, aumentando i rischi di un’emulazione inconsapevole.