Economia

Caldaie a gas, stop dall’Ue sul divieto entro il 2029: ancora possibile comprarle, ma senza incentivi

Nella nuova bozza di revisione del regolamento Ecodesign elaborata dalla Commissione europea scompare il divieto, previsto nelle versioni precedenti, di vendere caldaie a gas a partire dal 2029. Una scelta che segna un passo indietro significativo rispetto alle precedenti ambizioni green dell’Unione e che riflette un approccio più prudente dell’esecutivo europeo sulle politiche energetiche e ambientali. Il documento si trova ancora in consultazione fino al 26 dicembre, quindi potrà subire modifiche, ma la direzione attuale è già chiara.

Requisiti tecnici rivisti e permanenza delle caldaie tradizionali

La nuova proposta introduce standard tecnici molto meno restrittivi, consentendo di fatto il mantenimento sul mercato sia delle caldaie a condensazione sia di quelle tradizionali. Viene così ribaltato quanto definito nel 2023, quando il valore minimo di efficienza stagionale era stato fissato a livelli tali da escludere quasi tutte le caldaie dal mercato europeo. Parallelamente, dal 1 gennaio 2025 gli Stati membri possono già offrire incentivi finanziari per l’acquisto e l’installazione di impianti alimentati da combustibili fossili.

Orizzonte 2040 e incertezze future

Nonostante la revisione del regolamento, la direttiva “case green” mantiene per il 2040 l’obiettivo di eliminare completamente le caldaie alimentate a gas. Si tratta però di un traguardo indicativo, ancora privo di tappe operative definite e soggetto alle diverse politiche nazionali. Il quadro complessivo suggerisce quindi un rallentamento del percorso di decarbonizzazione nel settore del riscaldamento, con un equilibrio ancora da trovare tra obiettivi climatici, costi per le famiglie e reali condizioni dei mercati energetici europei.

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Filippo Limoncelli