Economia

Con i dazi l’iPhone in Italia potrebbe costare 2.500 euro

Gli iPhone, noti per il loro prezzo elevato, rischiano di diventare ancora più costosi a causa dei nuovi dazi imposti da Donald Trump. Il 2 aprile, l’ex presidente ha introdotto tariffe fino al 54% sui prodotti importati dalla Cina, colpendo direttamente Apple, che produce la maggior parte dei suoi dispositivi nel Paese asiatico. Secondo le stime, negli Stati Uniti un iPhone potrebbe arrivare a costare fino a 2.300 dollari. Non sono esenti nemmeno le produzioni alternative: anche India e Vietnam, dove Apple ha spostato parte della manifattura, sono soggetti a dazi del 46% e del 26%. Il mercato ha subito reagito: il 3 aprile le azioni Apple hanno perso il 9,3%, registrando il peggior risultato dal marzo 2020.

Prezzi in crescita del 43%: i nuovi calcoli sugli iPhone

Secondo gli analisti di Rosenblatt Securities, il prezzo dei modelli di iPhone potrebbe aumentare in media del 43%. L’iPhone 16 base, lanciato a 799 dollari, potrebbe salire a 1.142 dollari. Ancora più marcato l’aumento per il modello top di gamma: l’iPhone 16 Pro Max da 1 TB, attualmente venduto a 1.599 dollari, potrebbe arrivare a sfiorare i 2.300. Anche il più economico iPhone 16e, oggi a 599 dollari, potrebbe toccare gli 856. Tutto ciò rappresenta un pesante impatto per i consumatori e solleva interrogativi sulla strategia commerciale futura di Apple.

Con i dazi l’iPhone in Italia potrebbe costare 2.500 euro (foto ANSA) – Blitz quotidiano

In Italia oltre 2.500 euro per l’iPhone top di gamma

In Europa, e in particolare in Italia, i prezzi degli iPhone sono già più alti rispetto agli Stati Uniti, a causa di tasse aggiuntive e dell’IVA al 22%. Se il nuovo iPhone 16 Pro Max raggiungesse i 2.300 dollari in USA, in Italia – calcolando il cambio attuale e le imposte locali – potrebbe arrivare a superare i 2.500 euro. A questi si aggiunge anche l’equo compenso Siae, che grava sui dispositivi elettronici. Attualmente, lo stesso modello da 1 TB costa in Italia 1.989 euro. Con l’effetto dei dazi, il prezzo potrebbe aumentare di oltre 500 euro, rendendolo uno dei dispositivi mobili più costosi di sempre sul mercato europeo.

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Filippo Limoncelli