Il ministero del lavoro dal canto suo ha reso noto con gli ultimi dati di luglio che a fronte di 2,4 milioni di posti di lavoro a tempo pieno, il numero complessivo di disoccupati ha raggiunto i 14,5 milioni. Ed anche se il tasso di licenziamenti sta diminuendo, molte aziende restano riluttanti ad assumere perché preoccupate riguardo alle prospettive di crescita nei mesi che verranno.
«C’è troppa incertezza negli ambienti industriali», ha dichiarato Thomas Kochan, economista del lavoro alla Sloan School of Management dell’M.I.T., aggiungendo che «non ci sarà un’impennata di posti disponibili fino a quando i datori di lavoro non si sentiranno sicuri che l’economia sta davvero crescendo».
La scarsità di opportunità di impiego, scrive il Nyt, riflette la cautela di molte aziende in un momento in cui nessuno sa cosa accadrà per ridare fiato all’economia, che attualmente registra un tasso di disoccupazione che sfiora il 10 per cento.