Dal 1 gennaio 2026 la tassa da 2 euro sui pacchi extra-Ue, come funziona e quando si paga (foto Ansa) - Blitz Quotidiano
Dal 1 gennaio 2026 scatta una nuova imposta: sarà di 2 euro e colpirà i piccoli pacchi extra Ue di valore fino a 150 euro. Il testo approvato è un emendamento alla legge di bilancio ed è stato firmato da cinque senatori di Fratelli d’Italia. Il comma 1-bis dell’articolo 29 recita:
Il “contributo” – così viene chiamato – sarà “pari a 2 euro per ciascuna spedizione” ed “è riscosso dagli Uffici delle dogane all’atto dell’importazione definitiva delle merci oggetto delle spedizioni”.
A partire da quella data dunque, chi fa acquisti dai siti di e-commerce dovrà pagare una piccola tassa pari a 2 euro. Il pagamento avverrà se la propria spedizione arriva da un Paese che non fa parte dell’Unione europea e ha un valore superiore ai 150 euro. Oltre a fare cassa, la tassa ha lo scopo di mettere un freno alle migliaia di pacchi che arrivano dalla Cina che vengono venduti da portali come Temu e Aliexpress. L’altro scopo è quello di proteggere le imprese locali sempre più schiacciate da prodotti a basso costo di provenienza extra-Ue. Secondo una stima, le spedizioni che verranno colpite dalla gabella di 2 euro saranno circa 327 milioni.