”Invece di trascurare per negligenza risorse strategiche, stiamo puntando a rimodularle a favore dell’occupazione delle fasce più giovani. E nel bilancio Ue 2014-2020 abbiamo l’intero ammontare a disposizione, oltre 55 miliardi di euro, che dobbiamo iniziare subito a programmare. L’uscita dalla procedura di infrazione per debito eccessivo comporta, tra le altre cose, maggiore libertà di fare alcuni investimenti pubblici produttivi, ma dovremo sempre restare al di sotto del 3%”, spiega Moavero.
”La contabilizzazione non può non esserci, solo che la valutazione in sede europea su una parte del deficit potrà essere positiva, una sorta di deficit virtuoso, cosa non indifferente per i mercati e per gli investitori. Al momento esiste una riflessione in corso su cosa debba intendersi per investimenti pubblici produttivi”. Al Consiglio europeo, aggiunge il ministro, ”a un anno dall’adozione del Patto per la crescita e l’occupazione, verrà fatta una valutazione sullo stato di attuazione del piano, che prevede numerosi incentivi per imprese e microimprese, per il sistema industriale europeo. E’ inoltre in atto una revisione delle cruciali norme degli appalti pubblici. Sono tutti temi vitali per il nostro sistema Paese”.